Patrick Macnee, più inglese di qualsiasi 007, micidiale con la sua bombetta e il suo ombrello, quando i Vendicatori del fumetto si chiamavano Vendicatori e se dicevi The avengers parlavi di Agente speciale. Paolo Piffarerio, genio di tanto Carosello, mito nella realizzazione di Fouché, ma soprattutto colui che raccolse la pesante eredità di Magnus regalando un centinaio di meravigliosi Alan Ford alla mia infanzia. Laura Antonelli, sola, deturpata, abusata: altri ne hanno fatto un monumento per dimenticare un po’ più in fretta (cit.). Dick Van Patten, che a parte Colombo e Dallas credo abbia partecipato a qualsiasi altro telefilm dei suoi tempi. Sergio Sollima, padre e forse vittima del successo del Sandokan televisivo. Remo Remotti, Freud del più geniale e incompreso film di Nanni Moretti, ma soprattutto stralunato poeta che se ne voleva andare da quella Roma incazzata, puttanona, borghese, fascistoide che tanto somiglia all’Italia.
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Piffarerio e i suoi Alan Ford hanno accompagnato la mia adolescenza. Stiamo davvero invecchiando T___T
RispondiEliminaSo' ragazza semplice, al leggere Van Patten il pensiero è istantaneamente volato a Nicholas Bradford.
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