Io con Denis Villeneuve devo avere dei problemi. Mi manca La donna che canta, e a questo punto cercherò di vederlo quanto prima. Prisoners mi era piaciuto, ma non mi aveva fatto urlare al miracolo come avevo letto qua e là: bel film, belle interpretazioni, bel colpo di scena finale. Punto. Di Enemy sapevo poco o nulla, ma da quel poco mi ero fatto delle buone aspettative e così, trovato in tempo record, l’ho piazzato in tv, l’ho guardato con la ms e… eh. Sì, insomma, no eh. Uno: Jake Gyllenhal doppio è bravo ma non basta. Due: il naso di Mélanie Laurent non basta. Tre: la scelta cromatica non è un po’ troppo semplicistica? Quattro: il finale cosa avrà voluto dire? Cinque: le musiche, da sole, non fanno atmosfera de paura, fanno fastidio. Sei: anche il film, dai e dai, da fastidio. Un Lynch dei poveri, qualcosa che non capisci mai dove va a parare. Bisognerà leggere il romanzo di Saramago da cui è tratto per capirci qualcosa? È tutto un incubo di una persona malata? È metà e metà? E da cosa si capisce? Mi ha irritato un po’ come Primer, ma Primer almeno era noioso. Enemy si fa seguire, porcazzozza. E per questo si fa odiare ancora di più.
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Eh.
RispondiEliminaAppunto.
a me è piaciuto.
RispondiEliminagiusto il finale mi ha lasciato un po' così, ma credo sia una cosa voluta
Il peggior Villeneuve, purtroppo.
RispondiEliminadati i pareri notevolmente contrastanti che ho letto, sono decisamente incuriosita. lo vedrò quanto prima :)
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