giovedì 9 dicembre 2010

basta che non funzioni


Porca pupazza, Woody Allen: anche con un film riuscito poco riesce a farti pensare. Si sarà detto «Li ho fatti sognare con Basta che funzioni, mò so' cazzi». Infatti, se il gran bel film precedente rappresentava la vita come dovrebbe essere, scevra da moralismi, psicanalisi, religione e altre gabbie del cazzo, Incontrerai uno straniero alto e bruno è pessimisticamente la vita come gira nella sua media mediocrità: una illusione schiacciata dalle dipendenze (alcool e fattucchiere in primis ma c'è di tutto, mancano all'appello giusto cocaina e cellulari), costretta dalle istituzioni fittizie (il matrimonio, i figli), soffocata dalla paura della morte e della inutilità. Un film in cui non è un paradosso se l'unica a rimanere a galla, alla fine, è la vecchia (una grande Gemma Jones), rincoglionita a colpi di whisky e occultismo. In cui è vero che alle donne sono affidate le battute più orribili (da Naomi Watts che ha “bisogno” di avere un bambino all'attacco isterico della sorella dello sposo abbandonato alla Jones felice della reincarnazione perché così vivremo una vita diversa), ma in cui sono gli uomini che si comportano – quando va bene - da inadeguati deficienti. Altro che il diabete promesso dal titolo italiano (a proposito: titolisti, sucate forte!). Si esce disorientati e con una strana roba sulla bocca dello stomaco, ma almeno si ha la conferma di dove è meglio stare: dalle parti di Boris Yellnikoff.

12 commenti:

  1. sinceramente. il giorno dopo ho commentato ad un amico che non è un film imperdibile (nonostante quel gran pezzo di ragazzo che è antonio banderas, dico) però è vero che non lascia indifferenti e tra la tristezza dei personaggi attaccati al mondo reale e la felicità di quelli che vivono nelle illusioni, continuo a chiedermi come ne uscirà il protagonista maschile. ma come cacchio..?

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  2. aspetta che mi siedo! ah, no, sono già seduto. che bello ritrovarti tra i commenti! sono così contento che ti dò persino un bacio, via...
    p.s.: vogliamo parlare di quanto sia adorabile Freida Pinto?

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  3. sì e pure questo ho detto al mio amico, che anche freida è un gran topa ma a me piace il pisello.
    ricambio il bacio con tanto afetto e un po' di lingua (no, scusa, cancella qualla cosa della lingua)

    :)

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  4. no no, la lingua non si cancella! ché ti sei talmente emozionata che hai scritto afetto e qualla... :P

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  5. ahahahah! vabbè sono perdutamente innamorata.
    ecco, l'ho detto, sei contento?? :)

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  6. a proposito di titolisti sucanti, Made in Dagenham (a dagenham, est industriale operaio londinese c'era la ford) in italiano è diventato We want sex. Una commedia ironica sui diritti delle donne in fabbrica è diventato We want sex.
    Lo so, quello era il titolo preliminare con cui è andato a cannes, ma se da allora l'hanno cambiato un motivo ci sarà. Noi ci siamo tenuti We want sex.
    D'altronde siamo a natale e come competi con il cinepanettoneinculo?
    CAZZO PUTTANA MERDA

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  7. eri: ce lo so, ce lo so...
    ecu: sottoscrivo ogni parola. l'hai già visto? com'è?

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  8. Non l'ho ancora visto. Aspetto che arrivi sul muletto (si dice così, no?)

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  9. stupisciti: stessa traduzione per gli spagnoli. (in spagnolo, ovvio)

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  10. e in germania (in tedesco) e in brasile (in portoghese)... mh, gatta ci cova

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  11. beata lei, la gatta: relax garantito.

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  12. Ciao... io l'ho visto ieri sera, ma pur essendo io una grande fan di woody, a sto giro non sono proprio riuscita a difenderlo dai detrattori...

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