lunedì 13 dicembre 2010

milano vs. milano


«Non ti preoccupare: stando a mia madre, più che la passione conta l'abitudine»
(Porco rosso, Hayao Miyazaki)

Il prossimo che parla di crisi, giuro gli spacco la faccia. L'opulenza non è solo di facciata, non sono solo l'orrendo capannone in cui si vendono brutti vestiti con su scritto Milano o Tiffany che vende di fronte al Duomo i gioielli che costano meno (meno di quanto?). È la folla che li riempie che impressiona. E riempie tutti i negozi, anche quelli strafichi. Anche Abercrombie, ma lì gioca l'ormone e di fronte all'ormone posso solo comprendere e sorridere. Per non parlare della morte del brusio, del trionfale squallore di canzoni napoletane malcantate, zampogne e techno contro cui non regge nessuna protezione ipod, un soffocante casino che dà al tutto una confezione da immensa sagra paesana di lusso. E allora meglio infilarsi all'Apollo per vedere la Milano più o meno reinventata, quella in cui sui Navigli si navigava e non grazie al wi-fi. Porco rosso (sia benedetta la Lucky Red per l'opera benemerita, seppure tardiva, di diffusione dei film di Hayao Miyazaki) non è un film per bambini. O perlomeno, non per i bambini di oggi. Portateci i bambini che eravate: semplice eppure imprevedibile, divertente, appassionante, con quel tocco sentimentale mai sputtanato o dolciastro, di sicuro vi piacerà.

5 commenti:

  1. Porco Rosso è uno dei miti della mia famiglia, che sarà anche un po' bislacca, ma per Miyazaki ha una venerazione. Il film gira in casa da anni, in edizione rigorosamente nippo-inglese, e fa niente, si capisce lo stesso. E adesso la creatura numero due, quella che muore di cinema, si è prenotata per vederlo su grande schermo.
    p.s. sulla rutilanza di Milano non posso che darti ragione. Ho portato la creatura tre l'altra settimana dal tartarugato di Abercrombie, poi ho dichiarato forfait.

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  2. Quanto vorrei vederlo!
    Ma figurati se da queste parti con tutte le porcherie natalizie per bambocci e dementi pensano a mandare "Porco Rosso". Adoro Miyazaki. Il mio preferito, almeno per ora, resta "Il castello errante di Howl".

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  3. Aberche?
    Pur'io adoro Miyazaki. E tutta la mia famiglia, oh. Cioè, io adoro lui, e lei e lei adora lui, ma anche me, o almeno credo. Spero. Oddio, si va a finir male, qui.
    "Porco Rosso" è già in lista, magari per il 2014 riesco a vederlo.

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  4. Hanno ingaggiato la Margot di Lupin?

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  5. naso e tette non c'entrano nulla. ma il disegnatore è lui

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