giovedì 30 aprile 2009

questa è la domanda


- Amo', Perla fuma.
- Ce penzo io, l'ammazzo.
(Questione di cuore, Francesca Archibugi)

È proprio una settimana d'anarchia. Niente psycho, niente spagnolo, niente di quanto programmato. E non piove neanche più. Schiacciati dalle feste, i cinema del bdcdP rinunciano al loro solito mercoledì delle ceneri, così ne approfitto. Temo buonismo o situazioni poco credibili, reduce da infelici letture su quanto Micaela Ramazzotti non sia solo bella ma anche brava (Cabona, ma cazzo, lei è psiconanista anche quando scrive di cinema?). E invece Questione di cuore è un film proprio bello. Non banale, ben scritto, benissimo interpretato. E poi c'è la Inaudi. Che, parafrasando l'ineffabile critico de Il Giornale, non è solo brava: ha anche un collo e un paio di tette che commuovono. Quasi come il film.

mercoledì 29 aprile 2009

utilities


Una mail mi comunica che non ho il collegamento internet: praticamente come bisbigliare a qualcuno «Sei diventato sordo». Cerco una chiave filosofica, magari prima o poi arriva.

lunedì 27 aprile 2009

ma se ghe pensu


La puzza di cane bagnato s'alterna a quella di legno marcio. Fosse in una nave, un uomo mediamente evoluto s'accollerebbe anche i topi, ma siamo nel bdcdP, posto in cui, invece, lo stesso uomo medita inutilmente un paio di lavatrici che non si asciugherebbero. La tv ha capito che bisogna rimpiazzare il Bagaglino: così, una voce metallica e lontana racconta quella di Cofferati condannato per comportamento antisindacale e quella – scompisciantissima – della destra che fa la sinistra mettendo la scuola privata tra i beni di lusso e criticando i quarti di manzo che si vorrebbero esporre al parlamento europeo. Mentre aspetta che i ravioli vengano a galla, l'uomo scopre che la torta per Pattismith non la spediscono e quindi dovrà inventarsi qualcos'altro. Bofonchia, ma poi, fiero di essersi sbronzato a salve a una festa dopo tanto tempo e senza che nessuno se ne accorgesse, capisce che se raccoglie tutti gli inviti ricevuti in questi giorni sarà un uomo felice almeno fino a fine giugno. Peccato che nessuno abbia capito cosa ci facesse Bentivoglio sotto il post precedente.

venerdì 24 aprile 2009

ti ricordi quei giorni


Un centinaio d'anni fa, quando non c'era fessbuc e i blog non si sapeva che fossero, quando si ingannava il tempo col c6 e la velocità di connessione era al massimo 56k, sfidando la mia diffidenza per il mezzo entrai per la prima volta in una chat. Conobbi quasi subito S.: per citare il Poeta, o era amore o somigliava bene. Tutto rimase però molto virtuale: inizialmente nessuno dei due era libero e la distanza geografica era parecchia. Avevamo però così tante cose in comune (anche cose così poco comuni) che sembrava assurdo liquidarle come coincidenze. Presto abbandonammo c6, cominciammo a telefonarci e, soprattutto, a scambiarci email interminabili. Ci si vide davvero solo due volte, e l'ultima fu quella dell'addio. Cosa c'entra tutto questo con The air I breathe (vedi commenti al post precedente)? Lei era convinta che io somigliassi a Andy Garcia (ah, l'amour), io che lei fosse simile a Julie Delpy. È passato un secolo, ma il film, ieri, l'ho noleggiato anche per quello.

(chi indovina di chi è questo sguardo vince una cena)

giovedì 23 aprile 2009

una voce poco fa


Alle sei di un ozioso pomeriggio, mentre tento di vedere un curioso film con Andy Garcia e Julie Delpy (ci sono anche altri attori famosi ma l'accoppiata mi fa sorridere per motivi che prima o poi spiegherò), il telefono squilla tre volte. Visto che le prime due conversazioni sono state con la medesima persona e che - come si dice - non c'è due senza tre, rispondo già convinto di ritrovarmi con lo stesso interlocutore che ha dimenticato di dirmi qualcosa. Invece una voce femminile mi annuncia che, anche nello sperduto bdcdP, da oggi si può non pagare il canone Telecom. Felice come un giorno di vacanza, mi faccio spiegare e seguo tutte le indicazioni della signorina che, per le mirabolanti leggi della privacy, è tenuta a ripetermi cento volte le stesse cose, tanto che temo che a un certo punto mi interroghi per sapere se sono stato attento. Alla fine, quando faccio per salutarla, mi dice «Grazie, e mi scusi». Mi scusi? E perché? «Perché so di avere una voce molto squillante». Ecco, anche per questa cosa piccola piccola, questa cortesia minuscola che cozza con i tempi triviali nei quali siamo tristemente immersi, me la sorrido beatamente per mezz'ora. S'intende che, il film, devo ancora finire di vederlo.

martedì 21 aprile 2009

jet lag


Ho passato il pomeriggio a leggere post arretrati (ma quanto cacchio avete scritto?) e a mettere a posto le foto dei matrimoni. Su fessbuc, F. (proprio quella F. della piazza e tutto il resto) mi ha chiesto com'è andata e come sto: le ho risposto quello che sto scrivendo qua, che la città è sempre bellissima e che io dopo due settimane di giri non so ancora bene dove sto. Non c'era molto altro da aggiungere, anche se credo che ci siamo detti moltissimo senza aprire bocca (pardon, senza schiacciare alcun tasto). Adesso ho fame. Fame di novità, ché per il resto sono (più o meno) a dieta. Rivedere dopo un po' di tempo L. che a 42 anni si è reinventata vita e lavoro è stata un'iniezione di energia (e forse anche un invito al mare). Da quelle parti ho ritrovato anche Pattismith, che a sorpresa ha reclamato la torta promessa tempo fa. Chissà, forse sarà il caso di provvedere.

P.S.: io senza caos mi annoio. keeeeeeeeeeeeeeeeeeel!!!

lunedì 20 aprile 2009

dal luogo del delitto


Per curiosi o preoccupati: va tutto bene, perché alla fine certi luoghi ce li portiamo dentro, sempre e comunque, e rivederli non cambia nulla. Da domani, poi, finisce la tournée, si disfano le valigie e si torna dietro una scrivania. Opporcocazzo.

venerdì 17 aprile 2009

dejà-vu


- Ma tu, Michele, sei davvero innocente?
- Abbastanza.
(Tutta colpa di Giuda, Davide Ferrario)

C'è un solo motivo per cui Two lovers mi è rimasto indigesto. E non è il fatto che si tratti di un film molto sopravvalutato. La questione è che il tutto, dannatamente, mi somiglia. Troppe volte mi sono comportato nel bene e (soprattutto) nel male come il personaggio di Joaquin Phoenix. E troppe volte mi sono perso dietro donne simili al personaggio della Paltrow. La prossima volta, quasi quasi, scelgo i Vanzina.

mercoledì 8 aprile 2009

due matrimoni e una pasqua (aerei, treni e automobili)


Tornerò sapendo qualcosa in più del sottoscritto. Che poi, tra l'altro, mi toccherà anche una serata solitaria e in più in quella città lì. Vabbè, un passo alla volta: domani, intanto, si comincia col profondo nordest. Mi sento in tournée. Temo la sindrome del «se è martedì dev'essere il Belgio». Faccio liste su liste per non dimenticare nulla. E mi porto da leggere il romanzo sull'Alzheimer. Il tempo di un paio di mille miglia, o giù di lì.

venerdì 3 aprile 2009

twin pigmies


Qual è la differenza?

Che la Loggia Nera è un posto più reale dell'Italia disegnata da Brunetta.

giovedì 2 aprile 2009

constatazioni amichevoli


- Ti ricordi? Noi ritagliavamo il guardaroba della principessa Grace.
- Che brutta fine!
- Ma chi, noi?
- No, no! La principessa Grace.
(Due partite, Enzo Monteleone)

... e in pochi minuti si sparse la voce che Babbo Natale era stato ammazzato...