Dice: andiamo a vedere Urlo? Di che parla? Poesia e beat generation. Ora, come dissi da qualche altra parte, io sto alla poesia come lo psiconano alla legalità. E la beat generation, beh, non lo so. Credo che il movimento, le idee, siano stati comunque più importanti delle opere artistiche che ne sono scaturite. E Sulla strada di Kerouac per me è una pippa al pari della Recherche, col vantaggio di essere infinitamente più breve. Premesso ciò, si sono spente le luci, è partito l’incipit del poema (Ho visto le migliori menti della mia generazione…) e io mi sono innamorato di questo film. Sarà che il temuto alternarsi di vari piani narrativi (processo, intervista, lettura, le belle sequenze di animazione) funziona perfettamente. Sarà che quel processo per oscenità risale a 55 anni fa ma che la questione della libertà di stampa è sempre di un’attualità cocente. Sarà per l’impagabile galleria di mostri che si alternano al banco dei testimoni (Marie-Louise Parker!). Sarà che il mio ammmore ha sempre ragione. O almeno così dice.
P.S.: Jeff Daniels somiglia sempre più a Jimmy Fontana. Mi aspettavo che da un momento all’altro attaccasse Il mondo…