Come ha ricordato un mio amico su fb, non è stato solo la strepitosa spalla di Peter Sellers in quella trappola per attori e spettatori che fu il ciclo della Pantera rosa. Herbert Lom, morto ieri a 95 anni, è stato anche protagonista di alcuni irripetibili horror della Hammer così come dell’impensabile – oggi – Charleston: puro genio artigianale, una complicata Stangata con scazzottate protagonista il miglior Bud Spencer. Prima che il cinema d’essai per sopravvivere si rifugiasse in parrocchia. Prima che certi film restassero solo nella testa di Tarantino. O del mio amico P. Mica per niente, d’altra parte, penso che lui (P., forse anche Tarantino) sia un genio.
venerdì 28 settembre 2012
martedì 25 settembre 2012
ah che disgrazia le questioni di stile
Complice una domenica pigra, di quelle tracimate finché per Torino è già tardi, decidiamo che, tra una cosa e l’altra, o si va a Moncalieri per vedere Pietà, o difficilmente lo si vedrà. Ora, l’Ugc un tempo non era male. Multisala sì, ma aveva la birra buona, e il centro commerciale intorno, all’aperto, insomma fuori dai coglioni. Poi l’Ugc è diventata Uci: stessa tristezza e sciatteria del Lingotto, il cartello che minaccia che durante alcuni film «potrebbe esserci un intervallo», un personale adeguato nei numeri ma infinito nei tempi, capace di avvitarsi su se stesso come certe brutte trame. D’altra parte, una cassiera che non fa, non dico un sorriso, ma gnanca un plissé quando le chiedo «Due biglietti per pietà», dà già un po’ la misura. Sorvolando sul fatto che le luci si sono accese dopo cinque minuti dall’inizio (e così sono rimaste per altrettanti cinque minuti, finché un simpatico omarino in tutto e per tutto uguale al sottoscritto è uscito fuori urlando «Il film si vede come al cazzo!») e sorvolando sul fatto che i simpatici ramazzapopcorn sono entrati parlando fra loro mentre c’erano ancora i titoli di coda, dirò del film: mah. Come? È poco? Ok, vado. La storia è bella, la violenza c’è ma non è quasi mai esibita, e ci sono sequenze notevoli come quella finale. Peccato che Kim Ki-Duk, che in quanto Kim Ki-Duk non avrebbe bisogno di nessun orpello pseudoautoriale, qua e là se ne serve a piene mani: fotografia affanculo, incomprensibili zoomate e traballii di macchina, ricerca dello scandaletto sessuale spacciata per iconoclastia.
Etichette:
cinema,
mondo minchia
lunedì 24 settembre 2012
giallo grigio
È presto per cena, ci facciamo un aperitivo a metà strada? Che domande! Lungo il percorso c’è Cavour, città famosa per Camillo Benso e basta. In effetti, non fa molto per essere memorabile, anche se la sequela di vendita mele kiwi patate lungo la statale inganna nel suo fare molto mediterraneo. Il tempo di incrociare una tremenda compagnia di sposi e invitati, nonché un negozio di abiti da sposa tristanzuoli anzichenò, ci imbattiamo in un distributore di dvd. E nel mosaico di locandine, tragicamente indimenticabile, trovo il viso pesto di Adrien Brody: Wrecked. Che hai voglia a rifarti una verginità con Detachment, sei comunque interprete e produttore di questa stronzata che non hanno avuto cuore di far uscire al cinema, ma che adesso – attenzione! – può arrivare per sbaglio nei lettori dvd di chiunque di voi. Visto al Tff, dura un’ora e mezza ma sembrano tre, durante le quali Brody si aggira smemorato, pressoché muto e solo dopo un incidente d’auto, cercando di sfuggire ai puma e tentando di capire se ha ammazzato qualcuno: idea carina per un cortometraggio, ha di buono soltanto che al protagonista viene riservato lo stesso trattamento che gli avrei riservato io.
venerdì 21 settembre 2012
effetto bambola
Affondare, anfratto, ansimare, ardore, asta, avidamente, buchino, buco, esplodere, fallo, fuoco, gonfio, ingordo, instancabile, irrompere, lambire, liquido, membro, miele, pene, penetrare, petto, pube, seme, sesso, sfondare, stantuffare, stillare, titillare, tirare, vagina, venature, ventre: ecco, se, in un contesto erotico, leggo su un blog o un romanzo queste parole qui di solito mi viene lo sconforto. E mi si ammoscia inesorabilmente. Per fortuna ci sono i video porno...
giovedì 20 settembre 2012
i’ll be your mirror
Cipro si sente piuttosto inglese, ma d’altronde
Verbania pensa di essere lombarda. Così lì si guida a sinistra (a Cipro, non a
Verbania). E tutto sommato è facile, proprio come rompere il vetro di uno
specchietto in una strada stretta. Meno facile è cambiare marcia con la mano
che solitamente giace beata sul volante: quasi come tentare di estirpare la
parte migliore di Rocco Siffredi, solo tirando qualche bestemmia in più. Comunque,
a parte 15 euro (!) e sette anni di disgrazia (?), sono stato proprio bravo. E
questo nonostante guidassi uno scassone Suzuki, che farà bene moto e suv, ma
quanto alle utilitarie sembra gestita da marchionne.
martedì 18 settembre 2012
nostos
Il gelo penetra nelle birki ma io non demordo. Ho ancora Cipro addosso, con il mare, le spiagge, le camminate, il cibo, le bevute (i chili, porcazzozza!), l’assenza di notizie italiane e le poche straniere filtrate da due minuti di tv prima di cena. Per il mio compleanno ero a Nicosia, l’ultima città divisa in due. Non c’è un muro, e non ho ancora capito cos’è più triste, se un muro vero o una sfilza di case diroccate con il filo spinato in cima e un tot di sbarbatelli con il mitra a far la guardia. E pensare che Nicosia è una città quasi perfetta, culturalmente ricca, antica e moderna al tempo stesso. Ai faraglioni di Petra Tou Romiou donne giovani e non, specie dell’Est, si fanno fotografare abbrancicate alle rocce come pensavo non si facesse più dai tempi del calendario della Ferilli. Gli altri turisti si fanno fotografare e basta, sullo sfondo i faraglioni, il mare – bellissimo – non lo vedono neanche: scendono dal pullman, il tempo che ci metterebbero a pisciare e si riparte. Ho saputo chi ha vinto a Venezia domenica sera, finalmente non ho letto nessuna cazzata antitaliana durante il festival né quelle avvelenate e patriottiche post verdetto: so solo che ho un botto di roba da vedere. L’inutile film di una specie di Alan Smithee ha scatenato l’ira di mezzo mondo musulmano? Per dio, eliminate le religioni! Sempre domenica ho scoperto che sono uscite delle foto a tette scoperte della futura regina d’Inghilterra: mi è tornato in mente questo post, scusate l’autocitazione.
(Andarsene è un peccato però ciao ciao, © Dantès)
Etichette:
mondo minchia,
viaggi
Iscriviti a:
Post (Atom)