venerdì 18 settembre 2015

chiedi chi era wes craven


Insomma ci pensavo guardando L'ultima casa a sinistra, e poi pensando a Nightmare e Scream. Ci saranno adolescenti che non si cacheranno in mano vedendo un film di Wes Craven, l'uomo che ha reinventato, almeno per tre decadi, il teen movie de paura. Ci mancherà, quell'uomo lì. Uno che ha cercato, e un po' c'è riuscito, a fare film sempre diversi. Una specie di highlander che, con tutte quelle reincarnazioni, sembrava non dovesse morire mai. Il film di cui parlo oggi è del 1972. Craven debutta grazie a Sean S. Cunningham con questo film datato e malato (non so a quale aggettivo dare la precedenza) che ha, nientemeno, che un'ispirazione bergmaniana, La fontana della vergine. Beh, i punti di contatto ci sono, ma... La protagonista, che muore presto, è una ragazza senza reggiseno. Cerca maria, cerca sesso, cerca vita. E un po' se la fa sotto un po' no. Purtroppo lei e la sua amica (muore anche lei, ma non è un grande spoiler) incontrano degli psicopatici scappati di galera. La vera svolta del film, checché se ne dica, è nell'ultima mezz'ora, quella della vendetta. Un film datato, sì. Imperfetto, d'accordo. Con una coppia di poliziotti che sembra uscita da una puntata di Hazzard, ma alla fine sono gli unici personaggi sopra le righe. La meraviglia sta nei contrasti, nelle musiche sempre suadenti, quell'easy rock vagamente country spalmato su scene agghiaccianti eppure quasi prive di dettagli macabri. E sta nel montaggio incrociato fra le torture nel bosco e la vita da mulino bianco dei genitori di lei. Una piccola perla.


Ed ecco gli altri partecipanti alla giornata dedicata a Wes Craven. Buona lettura!

Il Bollalmanacco - Il serpente e l'arcobaleno 
Non c'è paragone - La casa nera
Mari's Red Room - L'ultima casa a sinistra
Scrivenny - Scream
Combinazione casuale - Nightmare - Dal profondo della notte
WhiteRussian - Red Eye
Cinquecento Film Insieme - Scream 3 e 4
Pensieri Cannibali - Nightmare - Nuovo incubo
In Central Perk - Nightmare - Dal profondo della notte
Il Zinefilo - Dovevi essere morta
Director's Cult - La casa nera


lunedì 14 settembre 2015

rocking rolling


Non so voi ma, da italiano, leggere la frase Dove eravamo rimasti mi fa piuttosto effetto e mi fa solo pensare a una orrenda pagina di malagiustizia scoppiata nel 1983 e tragicamente conclusa cinque anni dopo. Che aveva di brutto Ricki and the Flash, considerato che la metà dei film che escono dalle nostre parti ha un titolo inglese, a volte anche inventato a Roma? Vabbè, ve lo ricordate Jonathan Demme? Qualcosa di travolgente, Il silenzio degli innocenti, Philadelphia e, restando in tema musicale, Stop making sense? Ecco, lasciate perdere. Brava Meryl Streep, perfetta anche stavolta, pure come cantante, con quel timbro sporco che ti lascia qualche unghiata qua e là. Brava la figlia, bravo e bello Rick Springfield (66 anni?!?), bravi tutti gli altri, bentornato a Kevin Kline, ma... Vi ricordate Diablo Cody, autrice di quella meraviglia di Juno? Stavolta ha attinto dalla sua esperienza di figlia di rocker truzza e fallita, ma il gioco non gli è riuscito poi tanto. Una commedia scontata e un po' vecchiotta, con un cast multietnico e multisessuale che sembra un po' una barzelletta, quattro o cinque battute divertenti (Nirvana, soprattutto), e qualche lacrimone inevitabile sul finale, quando quasi tutti si sfilano il bastone dal culo e iniziano a ballare sulle note del Boss. Ci si poteva aspettare di più? Molto, direi.

giovedì 10 settembre 2015

bell(in)a zio


Buongiorno mister Guy Ritchie, posso farle due domande sul suo ultimo film? Lo sa che i cartelli arancioni con la scritta Taxi sono stati introdotti in Italia solo nel 1992? Sa, quel periodaccio fatto di mafia, esplosioni, tangenti, monetine e b.? Come b. che vuol dire? Vuol dire battone, ma anche battuage: sa in quel periodo quanti si sono prostituiti? Quanti hanno salvato il culo dandolo gratis? Quanti lo hanno oliato per bene in attesa dell'unto del signore? Vabbè, non ci faccia caso, le mie sono ostie di un vecchio (cit.). Comunque nel suo film c'è un anacronismo, e questo è un fatto. E poi… mi toglie una curiosità? Ma quella canzone di Peppino Gagliardi (dico Peppino Gagliardi! che a malapena se lo ricordano i parenti…) come l'ha trovata? Peraltro, fa da colonna sonora a una delle tre sequenze per le quali vale assolutamente la pena vedere Operation: U.N.C.L.E., quella in cui c'è coso che mangia il panino mentre quell'altro rischia la morte in motoscafo. Come chi è coso? L'ha scritturato lei! E anche quell'altro. E pure quella. E, le dirò, io non ho schifato nessuno dei tre come ha fatto qualcun altro (no, vabbè, non mi dica che legge il blog di poison!). Però le dico un'ultima cosa, ecco, col cuore in mano: lei che ha fatto Sherlock Holmes, no dico Sherlock Holmes!, una delle maggiori rivalutazioni del sottoscritto partendo da aspettative zero. Beh, lei che è sempre così cazzaro… stavolta non lo è stato abbastanza. Carino ma… ripassi Kingsman, ci vediamo a settembre. O quando sarà.

martedì 8 settembre 2015

notte horror: dead snow


Dici: perché diffidi della montagna? Ma non è vero. Non nevica, tu mi porti in macchina per curve e strettoie, ci facciamo un'escursione di un bel po' di chilometri (giuro) ma non più di 300 metri di dislivello, tu riguidi verso casa. Fico no? Tutto ciò per dire che… quale film per concludere meglio la nostra Notte Horror di Dead snow? Era da un po' che 'sto film stava lì in attesa. E devo ammettere che me l'aspettavo più grand guignol, più kitsch, insomma più truzzo. E invece 'sta specie di La casa immerso nella neve e grondante di zombie nazisti ha il suo perché. Nessun miracolo, ma il film del norvegese Tommy Wirkola diverte, con il suo oscillare contento fra parodia, autoparodia e omaggi vari, con una confezione tutto sommato curata nonostante un budget limitato. Ah, adesso mi tocca il sequel, ovviamente. Nonché la parodia di Kill Bill. Perché Wirkola poi si sia buttato su Hansel e Gretel, vabbè… pecunia non olet, al massimo dà risultati che fanno cacare.


Cari zombetti miei, con questa recensione e quella di Obsidian Mirror, dalle 23 in poi con un altro classicone qual è Trilogia del terrore, si chiude la seconda edizione di Notte Horror: ci vediamo al prossimo anno, spero. E se vi siete persi qualche puntata, ecco il programma completo: