Forse l'ho già raccontato altrove, ma chissenefrega. Mi innamorai di Toni Servillo una sera di sotto Natale di alcuni anni fa, guardando in tv a un'ora improbabile Sabato, domenica e lunedì di Eduardo. Straordinaria commedia sull'amore e l'incomunicabilità (altro che Antonioni!), prova difficile per un attore principale che, tranne alla fine del secondo atto, parla pochissimo. Nonostante l'ora, il vino, la tv, non mi addormentai. Bevevo ogni sorso di quel pezzo di teatro con l'avidità di un alcolista. Da allora ho visto quasi tutto quello che ha fatto. Compreso, in attesa dell'ultimo Martone, Gorbaciof. Che, come Buried, sarebbe un ottimo corto-mediometraggio. Così, è solo un buon film che si regge su una grande interpretazione e un finale inaspettatamente tarantiniano. Quasi cartone animato, vestito sempre uguale, un culo imbarazzante, un po' stefanozecchi un po' Charlot, Servillo è spettacolare. Ancora una volta.