venerdì 8 febbraio 2013

una botta e poi


Quando bazzicavo il teatro amatoriale, c’era sempre un titolo che saltava fuori, anche, curiosamente, tra le proposte parrocchiali: Alla stessa ora, il prossimo anno di Bernard Slade. È la storia di due amanti occasionali che decidono di incontrarsi solo una volta all’anno, sempre lo stesso giorno: nel frattempo si sposano (con altri), figliano, si ammalano, invecchiano. Lo spunto iniziale di 28 hotel rooms, opera prima di Matt Ross, attore di tanta tv ma anche di qualche ottimo film, non è molto diverso. Un uomo e una donna si incontrano nel bar di un albergo, si piacciono, scopano, lui le lascia il numero, lei è convinta che non lo chiamerà. E invece si rivedono a distanza di tempo per 28 volte, durante le quali scoperanno, rideranno, si racconteranno i problemi personali, si incazzeranno mortalmente, si diranno preoccupati “Ti amo”. Chris Messina (il fratello di Paul Dano in Ruby Sparks) è un perfetto paraculo, Marin Ireland è un’interessante scelta anticonvenzionale, l’intesa tra i due funziona molto bene. Uscita in Italia non prevista né prevedibile.


6 commenti:

  1. Segno. Queste idee di incontri casuali le ho sempre apprezzate (vedi Prima dell'alba/Prima del tramonto).

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    1. per tempi e dinamiche siamo più dalle parti di 9 songs. comunque merita

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  2. A me piacque parecchio.
    Ma com'è che la tua colonna destra sì è appappata al fondo del blog? ah ah ah ah

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    1. sono così incazzato che potrei picchiare qualcuno. ma ti pare che mi si spostano le cose così ad minchiam?

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    2. che ho provato a vedere se era un problema di explorer, che ogni tanto le fa ste minchiate, ma anche con chrome il risultato è lo stesso.

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    3. idem firefox e safari. è tutta la mattina che mi spacco la testa con html di cui non capisco una beata mazza...

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