lunedì 20 febbraio 2012

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Partiamo dalle notizie spicciole: il (bel) pisello di Michael Fassbender appare un paio di volte nei primi minuti del film, poi basta. Idem per il (bel) culo. Seconda notizia: non illudetevi, Shame non è un film erotico. Sarebbe come dire che L’esorcista è un film horror. Però è un film in cui persino Carey Mulligan sembra sexy, anche quando si avventura in una lentissima, estenuante versione di New York New York. Detto ciò, veniamo alle cose serie: il film di Steve McQueen, sebbene a tratti sia freddo al limite del documentaristico, e sebbene scivoli e sbandi un po’ sul finale paraculo, è di una bellezza struggente. Merito di molte buone idee di regia (le due lunghe sequenze sul metrò, la cena), di attori più che convincenti, di un approccio morale e non moralistico (chi è più disperato tra Brandon e il suo capo?). Colonna sonora notevole, anche se le Variazioni Goldberg, che pure amo tanto, cominciano a essere più che abusate. Qualcuno sa se l’albergo vista mare esiste sul serio?

6 commenti:

  1. anchio l'ho trovato struggente. di una NOIA struggente. ma la domanda sull'albergo, lo giuro, me la sono posta pure io.

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  2. un film di merda! se fosse stato almeno un porno mi sarei divertito decisamente di più!

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  3. A Madeira ce n'è. Ma anche altrove. Giuro.

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  4. qualcosa di simile
    http://minnelisapolis.wordpress.com/2012/02/11/vergogna-damerica-e-amore-di-francia/

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