domenica 24 novembre 2013

cuore di babbo


Primo film in concorso al Tff, Le démantèlement, che, come ha detto in modo rapido e folgorante la Tiz (come chi è?), è né più né meno che Le vendeur (opera prima dello stesso regista canadese, Sébastien Pilote, vista a Torino credo due anni fa), soltanto senza neve. Anche qui un uomo al tramonto, in crisi col lavoro, che cerca di salvare il culo ai figli. Lì un venditore, qui un contadino. E così, come per Le vendeur, non si può dire che sia un brutto film, anche grazie alle interpretazioni convincenti di Gabriel Arcand, Sophie Desmarais e Lucie Laurier. Il problema è che le quasi due ore sembrano quattro, c'è troppa campagna, il ritmo è inutilmente dilatato e, anche laddove il film potrebbe appassionare, coinvolgere, emozionare, finisce per irritare. Peccato.
 

4 commenti:

  1. Io, che i consigli li ascolto, dopo i vostri pareri negativi l'ho elegantemente depennato dalla lista...

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  2. Anche se lo so che è molto mammolto OT, volevo che sapessi che ho corretto tutti i CroneNberg sbagliati del mio post. Perché anche io i consigli li ascolto.

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  3. Mi piacerebbe confermare il post, ma confermare me stessa vale?? Sappi che odio essere in ufficio mentre tu, sconosciuto, sei lì a vedere films (talvolta del menga, ma che importa?).

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