giovedì 27 giugno 2013

nel mondo rotondo che gira, che gira e che mai si fermerà


Io odio le multisala, però ne abbiamo una comoda a mezz’ora dal bdcdP la quale, a un orario strategico, programma ancora La grande bellezza. Programmerebbe, in realtà, visto che il lunedì e il mercoledì ha deciso che no. E noi quando siamo andati? Lunedì. Dunque niente Sorrentino. Dopo breve consulto, abbiamo ripiegato su Passioni e desideri. Finale a parte, alla ms è piaciuto; io ci ho rimuginato un po’ e poi ho capito che trattasi di buona occasione sprecata. 360 (questo il titolo originale; non commento per stanchezza e insofferenza ma, se c’è un inferno, mi piacerebbe che la pena per i titolisti italiani fosse essere chiamati per l’eternità con un nome che a loro fa cacare) sulla carta è molto interessante: regia dell’incostante quanto interessante Fernando Meirelles (quello di City of God), sceneggiatura di Peter Morgan (Frost/Nixon, Hereafter, insomma mica pizza e fichi...), cast ricco (Rachel Weisz, Jude Law, Anthony Hopkins...). In realtà il film parte tra Closer e Babel (l’idea ispiratrice è il Girotondo di Schnitzler) e finisce in stile commedia natalizia, con improbabili fughe, riscatti e happy end appiccicati con lo scotch. I dialoghi abbondano di stereotipi (alla terza donna che dice «Dobbiamo parlare» ho avuto un eczema), i personaggi maschili sono perlopiù babbidiminchia, tristi, ipocriti e falsi: si salvano Hopkins, per il cui monologo nell’ultima parte sembra costruito intorno tutto il film, e Ben Foster, nei panni di uno stupratore seriale appena uscito di galera e in preda a fantasmi e tentazioni. La colonna sonora è uno spettacolo.

10 commenti:

  1. dal trailer (lo so, non è indicativo, anzi, spesso è fuorviante) mi ispira meno di zero.
    l'ha visto la bionda dicendo "non è un brutto film". Alla mia domanda "ma... è bello?" ha fatto la faccia facciosa.
    Quindi, nel dubbio, me lo risparmio.

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    1. come si dice in questi casi? non è brutto, è un tipo...

      (la faccia facciosa della bionda è un must tipo come quando tu dici "delizioso")

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  2. si, o anche "com'è la cugina della tua amica?"
    "mah... simpatica..."
    :)

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  3. Ho detto che m'è piaciuto? MI sembrava una roba più articolata, la versione parlata della faccia facciosa. Ma ho capito: userò le pappocce invece della lingua per i prossimi commenti.

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    1. @ms: la prossima volta che ci vediamo mi spieghi cosa sono le pappocce?

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    2. no, dai, pappocce è facile. e sappi che quelle del pesce sono buonissime. parola della ms

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  4. «parola della ms» e lui non se le mangia: giusto per dare la percentuale del credito di cui godo :-D («godo», parola ambigua... :-D)
    Ad ogni modo: le pappocce sono quelle parti simmetriche della facciotta che si tondeggiano quando soffi e che fanno i pizzicotti morbidi in alto verso gli occhi quando ridi.

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  5. Ma sapete che a leggere sia post che commenti non si riesce davvero a capire se v'è piaciuto o no? Non avevo mai visto un tale miracolo di equilibrismi estetici. Sbilanciatevi, dai. Vale o non vale 7 euro e 50?

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