giovedì 12 febbraio 2015

pickin' up good vibrations


Se ci fosse una giustizia di un qualche tipo, avremmo già due candidati forti per la migliore interpretazione maschile agli Oscar 2016. Love and mercy, opera prima del produttore Bill Pohlad, sarebbe molto meno bello senza un Paul Dano da paura e un John Cusack che, con questa interpretazione, metterà a tacere tutti quelli che lo volevano bollito. Presentato a Berlino, il film è la storia di Brian Wilson, il leader dei Beach Boys che, strangolato tra i Beatles e gli Who, sognava di trasformare la sua band in una roba seria. Il disco, “quel” disco, Smile, vedrà la luce soltanto 35 anni dopo. Nel frattempo, i Beach Boys naufragheranno, Wilson si ammalerà di nervi, finirà sotto la curatela di un bastardissimo psichiatra (Paul Giamatti) e si salverà grazie all’ammmore (Elizabeth Banks) vent’anni dopo l’inizio dei suoi guai. La storia è ovviamente vera (Wilson era in sala, e devo dire che è stata un’emozione mica da niente), la maggior parte delle sequenze della registrazione del disco sono realizzate in stile documentaristico e sono davvero impressionanti, Dano canta con la sua voce e ostenta un’oscena pancetta cresciuta per l’occasione, Cusack interpreta con misura e convinzione un Wilson cinquantenne.

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