sabato 7 febbraio 2015

un’ora sola ti vorrei


Ebbene, eccomi a Berlino, con il sole e senza neve. L’inaugurazione, più o meno 55 minuti ma in ritardo di un quarto d’ora (chi è che ride lì davanti al computer pensando a come sono le nostre?), è stata presentata dalla “solita” Anke Engelke, apprezzata ed effettivamente divertente comedian tedesca, che ha dato il suo meglio quando, ignorando clamorosamente Christoph Waltz, prima ha dato il via a una surreale scambio di battute con Udo Kier e l’ex moglie di Fassbinder, quindi si è lanciata a corteggiare James Franco (che, voglio dire, l’avrei fatto anch’io, perdonandogli persino il cicles). Ma a parte il sorriso assassino di James Franco e le battute della Engelke, la serata è stata segnata dal vestito tutt'uno spacco di Juliette Binoche, la quale vince il primo dei miei premi di quest’anno: il premio Milf. Audrey Tatou è ancora troppo giovane e troppo vestita, quindi era fuori gara, ma anche lei promette bene e invecchiando migliora. Boh, comunque, finito lo show è stato anche proiettato il primo film: Nobody wants the night di Isabel Coixet. La regista catalana è quella de La mia vita senza me, ma è anche quella che aveva stuprato Philip Roth con Elegy, quindi ero molto cauto. Alla fine, un film senza infamia e senza lode, ben interpretato ma con un ritmo non sempre coinvolgente e con troppa, troppa neve intorno: insomma, due ore e sentirle tutte. La storia, ispirata a un fatto vero, è quella di Josephine Peary (la Binoche), moglie dell’esploratore che scoprì il Polo Nord, che stanca di aspettare il ritorno del marito decide di andarlo a trovare (comodo, no?) con l’aiuto di Gabriel Byrne (niente paura, muore presto). Al campo base (o quel che l’è) trova invece Aleka (Rinko Kikuchi), anche lei in attesa. In doppia attesa, perché la giovane eschimese è pure incinta. La ragazza ha sempre il sorriso sulle labbra (e i denti sporchi), la Binoche invece è flessibile e simpatica come una scopa su per il culo: alla fine, però, vincerà la solidarietà femminile. Subito prima che si abbatta la sfiga, ovviamente.

2 commenti:

  1. buon festival di berlino a te!
    io invece mi dovrò accontentare del festival di sanremo... tragedia! :)

    RispondiElimina