Mi mangio il cappello (uno a caso, magari di quelli meno impolverati) se Walter non farà parte della sezione Festa mobile del prossimo Torino Film Festival (signora Martini, la prego, si metta una mano sulla coscienza e lo aggiunga in corsa, grazie). E insomma ero lì, in una serata un po' così, e ho cercato qualcosa di inedito sul web. E ho trovato questa strana commedia indipendente che, come molte commedie indipendenti americane, parte che sembra una cosa e poi tac! diventa qualcos'altro. Se all'inizio l'opera prima di Anna Mastro (all'attivo un po' di corti e un po' di tv) sembra una specie di commedia assurda sui danni della religione, a metà sboccia e si trasforma in un quasi dramma – seppure divertente – a lieto fine. Walter, un po' autistico un po' oppresso dalla madre e un po' depresso, da quando è morto il padre è convinto di essere stato prescelto da dio per decidere chi va in paradiso e chi all'inferno. Ovviamente non è così, e dietro c'è un trauma infantile. William H. Macy è lo psicologo che (non) vorresti avere, Neve Campbell invecchia in bellezza, Virginia Madsen no ma è brava, gli altri attori, tutti piuttosto televisivi compreso l'impeccabile protagonista Andrew J. West e la classica bonazza americana Leven Rambin, fanno la loro porca figura. E alla fine del film, se mai l'hai avuta, ti passa tutta la voglia di andare in una multisala.
lunedì 2 novembre 2015
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Lo avevo addocchiato e segnato qualche giorno fa, in attesa di una connessione migliore. Ora che ti ho letto so che ne varrà la pena, e non ne vedo l'ora!
RispondiEliminaMa ora devi mangiarti un cappello? :-)
RispondiEliminashhhhhh, magari non se ne accorge nessuno
Eliminaah, domani posto un post, a proposito!
EliminaIo me ne sono accorta! :-)
RispondiEliminaIo me ne sono accorta! :-)
RispondiEliminaper ben due volte, peraltro!
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