lunedì 5 ottobre 2015

a volte ritornano (e non ne hanno un cazzo voglia)


Sono stato in vacanza, finalmente. Istria. Che dici: potrebbe essere italiana. Per fortuna o purtroppo non lo è. Che bella scoperta Rovigno, piccola città dolcissimo posto, turistica ma non troppo, gioiello che se avesse una multisala furba (ossimoro?) sarebbe il paradiso. E che belle le spiagge di Monsena, naturismo tranquillo e facile da raggiungere, autunno di sole e di mare, anche nei due giorni di pioggia, e una birra al tramonto fra tende bianche e una poltrona di vimini. Pola no, già troppo sputtanata. Tanti tedeschi, pochissimi italiani, qualche anglofono. Gli abitanti un po' liguri: chiusin chiusini, ma dagli tempo e si aprono come fiori in primavera. Sulla via del ritorno, poi, tutto un susseguirsi di incontri vicini e lontani, blogghici e non, da quelli più o meno concordati (il signor Fascino, assiduo commentatore della poison, esiste sul serio, e poi la signora Middlemarch che è sempre uno splendore, per non parlare di Simonetta che finalmente ha un volto), e poi gli elementi sorpresa: la mia amica P., che non riesco mai a pensarla in Triveneto anche se sta solo qualche decina di chilometri più su di Venezia, ed E., che mi dice «pranziamo insieme» ed è bello sapere che c'è, dopo anni e nonostante la mia antica stupidità, ed è altro da allora ma è sempre uno star bene e una felicità parlarci. Insomma sono tornato. E sto già pensando ai prossimi weekend in attesa del Tff.

2 commenti:

  1. Per non parlare del fatto che non mangiavo dal sardo da almeno due anni. Tutto merito suo fu, signore. Si sappia.

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  2. a volte il reale è meglio del virtuale. questo mi preoccupa assai.

    Simo Dal Volto

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