martedì 28 gennaio 2014

membri stabili del cast di una produzione poco vista di una commedia duratura


Per citare Il giovane Holden, terminata la visione di Before midnight «vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira». Che non è molto diverso da quello che diceva il buon Jumbolo qualche settimana fa, insieme a quest’altra frase che sottoscrivo: «non vedo l'ora di essere nel 2022 per vedere Before something ed abbracciare metaforicamente Jesse e Céline ultracinquantenni che si amano ancora e ancora e ancora». Insomma il terzetto Linklater-Delpy-Hawke fa centro per la terza volta. Certo, avere la stessa età dei protagonisti è un collante piuttosto forte, perché inevitabilmente c'è qualcosa di noi nei due protagonisti, ma è un dato di fatto che di nove anni in nove anni assistiamo sempre a grande cinema di parola, senza mai un momento di noia, e con un crescendo di qualità prettamente cinematografica che speri ma che, in fondo, non t'aspetti molto. Gli ingredienti, in fondo, sono sempre quelli: dialoghi in parte sapientemente improvvisati, assoluta complicità tra Ethan Hawke e Julie Delpy, ribaltamenti di prospettiva come di tono (il lungo litigio finale è estenuante ma regge benissimo), capacità di Richard Linklater di non trasformare la Grecia (come già Parigi o Vienna) in cartolina ma di mantenerla come semplice quinta fascinosa e mai invadente. Ma sicuro che dobbiamo aspettare nove anni per un'altra dose? E se poi si chiudesse qui? Non lo so se ce la faccio a farcela.

12 commenti:

  1. Compagno cinefilo, per una volta non siamo d'accordo. La scena iniziale è già una noia interminabile, con quel paesaggio sempre uguale dai finestrini, e poi, non accade molto di più, tranne il parlarsi addosso, a volte anche un po' a vanvera, ancora devo capire il perché del litigio nella stanza... Tra nove anni, se volessi manifestare l'intenzione di vedere ancora un film con loro, abbattetemi a roncolate, please! :-)

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    1. ma come non si capisce il litigio nella stanza d'albergo? uf. beh comunque ti abbatterò con piacere :D

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  2. Grande film, il migliore della trilogia.
    Il litigio ed il finale sono splendidi.

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    1. onestamente temevo un po' questo terzo capitolo, era difficile fare qualcosa del livello dei primi due, ma cazzo c'è riuscito!

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  3. Sarà che ho quasi l'età di Celine (ed a tratti sono un pò rompicoglioni come lei) ma l'ho adorato alla follia. Si, spero di rivederli tra nove anni...

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    1. mah, io non l'ho trovata poi così rompicoglioni. certo la scena del litigio è piuttosto pesa, ma non è così facile stare da una parte o dall'altra. e poi, si sa, quando si litiga così si finisce per vomitare addosso all'altro di tutto...

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  4. Io ne vedrei ancora altri mille di questi before! Basta non aspettare sempre 9 anni tra uno e l'altro!

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    1. guarda, l'importante è che tra nove anni ci siano, poi io aspetto!

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  5. la trilogia in teoria si è chiusa.
    però tra 9 anni mi sa che ce ne regalano un altro. anche perché, sinceramente, ma ethan hawke e julie delpy altrimenti che cacchio fanno se no? :)

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    1. no dai!!! e comunque ho l'impressione che gli piaccia proprio...

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  6. dunque, volevo postare solo una faccina. poi ho letto l'ultima frase.
    Non lo so se ce la faccio a farcela
    minchia se i tatuaggi non fossero diventati di moda come farsi le sopracciglia me la tatuerei su un braccio.

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