giovedì 14 luglio 2011

come quando non scopi da un po’


Sì, insomma, breve ma intenso, come il concerto di Anna Calvi. D’altronde ha fatto un solo album. Chi è Anna Calvi? Vabbè, ma allora che vi parlo a fare? Ventott'anni, inglese di padre italiano, voce sottile e minuscola mentre parla, voce incazzosa e sensuale quando canta, molto brava, anche piuttosto gnocca. Deve lavorare sulla presenza scenica, ma è ancora gggiovane. A proposito di gggiovani, il pubblico non lo era particolarmente. Molto alternativo, quello sì, ma anche molto tabagista: una tragedia per me che speravo di scroccare una canna e mi sono ritrovato a sorbirmi un coro di sigarette di merda. Molto Spazio 211 (che è l’inculatissimo posto dove si svolgeva il concerto), ma anche trapuntato qua e là di personaggi non proprio a posto con la testa, tipo il tizio con la maglietta rossa che sembrava Charles Manson o l’uomo (ma quanti anni aveva, 30 o 50?) accanto a noi: uno che si agitava al ritmo della musica con la stessa verve di uno che trattiene la pipì, uno che - per capirci - nel desktop del telefonino aveva Avril Lavigne.

7 commenti:

  1. Una seratina interessante insomma :)

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  2. Esistono ancora posti in cui si fuma al chiuso?

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  3. espe: come sei antica! lo spazio 211 d'estate funziona all'aperto...

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  4. ah, è lei la famosa cantatrice calvi?

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  5. ganfione: grazie, mi ci voleva per tirarmi su dall'idea del lunedì :)

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  6. Devo dire che quel che apprezzo di più del tuo attuale sodalizio di vita è che mi pare bellissimo leggere in tandem le vostre impressioni speculari e diversissime, sulle stesse cose. Che ormai ovviamente sono parecchie. E' il primo caso di biblog che mi capita di seguire. E secondo me non ce ne sono tanti. Chè - va da sè - non basta essere in due a scrivere su due blog diversi. Bisogna saperlo fare, non so se mi spiego.

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  7. che bella cosa che hai scritto. incasso e arrossisco...

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