lunedì 25 luglio 2011

càpten of my heart


Quand’è che abbiamo smesso di parlare in italiano? Quand’è che ha vinto Nando Moriconi? Perché Captain America nel nostro paese non è diventato Capitan America, proprio come il fumetto che conosciamo anche qui da quasi cinquant’anni? Temo ci sia un filo, sottile o forse no, fra questo ridicolo provincialismo e la ragazzina dietro di noi che si chiede il perché di tanto entusiasmo quando il protagonista si butta sulla bomba a mano per salvare gli altri. Figlia della noia, della distrazione, forse anche di un preservativo rotto. Ma vabbè, parliamo del film che è meglio. Ambientazione storica quasi impeccabile (non c’è un po’ troppa plastica nelle stanze dei bottoni?), rischio di eccessi di patriottismo ammerigano schivato, adorabile Stanley Tucci nei panni dello scienziato sfigato e geniale, Chris Evans migliore qui che come Torcia Umana nell’orrida trasposizione dei Fantastici Quattro, incredibile l’effetto speciale che lo rende per un terzo del film basso e magro. Unico difetto: per arrivare in tempo all’appuntamento con i Vendicatori (maggio 2012), il Nostro viene sbrinato ai giorni nostri, cancellando così cinematograficamente cinquant’anni di storie a fumetti. Largo ai gggiovani, anche se non si ricordano già il perché.

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