mercoledì 20 aprile 2011

nessuno qui ci rimane male


Mica facile parlare di Habemus papam, ché gli spunti e le sensazioni sono mille. E allora cominciamo con le minchiate: le polemiche di solito mi pungono in testa come le emorroidi il buco del culo (e hanno la stessa utilità), ma visto che di queste ultime ho una certa esperienza dirò che uomini di chiesa e giornalisti non hanno proprio nulla di cui offendersi, tanto più che l’unico a fare la figura da peracottaro lavora per il tg2, quindi è automaticamente escluso dalla seconda categoria. Detto ciò, il film è proprio bello, di quella bellezza a rilascio lento che te lo fa rimuginare per qualche giorno. Sarebbe stato un film eccellente se Moretti si fosse defilato un po’ di più, anche se il primo incontro con il papa e la disquisizione religiosa mentre arbitra le partite di pallavolo sono pezzi da antologia. Michel Piccoli, 86 anni e non sentirli, è perfetto sempre, anche e soprattutto negli sguardi smarriti e inquieti che sa regalare. I tanti caratteristi che popolano il conclave svicolano quasi sempre la caricatura, Roma è un cameo silenzioso che racconta l’Italia distratta e bisognosa di quelle attenzioni che è incapace di attirare.

14 commenti:

  1. uh che bello. ti posso linkare, che io non sono riuscita a metterci molto impegno? per quanto il film mi sia piaciuto tanto tanto.
    p.s. -> io e s.b. abbiamo deciso che prima di affrontare "tree of life" mandiamo te in avanscoperta. ci stai?

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  2. certo che puoi! tree of life mi preoccupa, non sono abituato a vedere un film di malick dopo così poco tempo dal penultimo ;) comunque sì, vado in avanscoperta

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  3. ah ah ah! sapevamo di poter contare su di te! io sono ferma a "la sottile linea rossa". dici che ho fatto decantare abbastanza?

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  4. "Palla prigioniera? Sono cinquant'anni che non si gioca più a palla prigioniera" mi ha fatto morire. E comunque a proposito dei caratteristi Renato Scarpa è un grande.

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  5. mi hai fatto venir voglia di vederlo...

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  6. vabbe', ma io mò che ci scrivo?
    dimmi un frutto che ti fa pensare allo sbucciamento come la banana, ma senza essere la banana?

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  7. tutt'al più alle ginocchia può venire il latte o l'acqua: nessuna delle due sostanze lo rende assimilabile a un frutto per mancanza di zuccheri semplici.

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  8. uh come sei scientifica! vabbè, considerato che non sbuccio quasi nulla e le pere non esistono, kiwi

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  9. mi fanno quasi schifo, mi piallano il palato e me lo fanno friggere fino in gola. no, non vanno bene.

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  10. Le polemiche di cui ho intraletto nei giorni scorsi (stessi sintomi che hai ben descritto tu) sono state evidentemente sollevate da chi il film non lo ha visto. Perché poi quando leggo recensioni di chi ci è stato davvero al cinema, l'esito è diametralmente opposto. Quindi andrò a vederlo, anche fuori cineforum.

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  11. Beccati la fusaggine, altro che banane e ginocchia :-D

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  12. (Meglio il trackpad del mouse optical, ché mi sembra di fare una visita oculistica a sorpresa con la dimensione dei caratteri che cambia in continuazione, apparentemente per un mio tocco inconsulto)

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