venerdì 23 aprile 2010

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La locandina internazionale evoca un'idea patetico-poetica di Giappone da cartolina, il titolo inglese - che in italiano è rimasto uguale visto che tanto noi siamo ammeregani - gioca un po' ipocritamente tra partenze e dipartite. Diffidate di tutto ciò: Okuribito (Colui che accompagna), al di là degli inutili artifici di marketing, è un film davvero molto bello e profondo che, attraverso la storia di un musicista senza lavoro che si ricicla come tanatoesteta, riesce a parlare di morte e del suo ipotetico senso senza filosofie da strapazzo, scorrendo incredibilmente per 130 minuti senza uno sbadiglio. In compenso tanto, tanto pianto. Oscar 2008 sacrosanto.

4 commenti:

  1. Mi toccherà di nuovo andare a disidratarmi al cinema?

    d_espe_rada

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  2. ennò, nel 2009 si dà l'oscar 2008, nel 2010 quello 2009... madò come siamo pistiniii :)

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