martedì 7 aprile 2015

il signor g e l’amicizia (o il weekend dei recuperi)


Alla fine io e G. ci siamo rivisti comme il faut. A cena come i vecchi tempi, io porto il vino, voi il vino, la musica e il cibo, e insieme portiamo un tot di mesi (non contiamo quanti) di cose da raccontarci. Che poi il bello è questo: che, a parte i rispettivi aggiornamenti, sembrava non ci vedessimo da una settimana. Di nuovo, c’erano la barba di G. e un bambino che non è più bambino. E insomma si è cianciato di vacanze e di shiatsu e di Vinicio, e che forse Calitri a fine agosto non è niente male. È stato solo l’inizio di un lungo fine settimana, e poco importa se venerdì ho ancora lavorato. Ché sabato mattina è stata una full immersion di fotografie, quel ritorno ai miei anni Ottanta-Novanta con Letizia Battaglia a Bergamo (ma quelle didascalie… uhm, siamo sicuri fosse così importante sottolineare il partito di appartenenza di certi personaggi?), poi via a Milano a vedere la bocca di Mick Jagger immortalata nei primi Settanta da Jim Marshall ed esposta nel negozio Leica (ma quanto cazzo costano quelle macchine fotografiche?!?), quindi Robert Capa nell’Italia del ’43. Capa, ancora lui. E, a un certo punto, parafrasando Silvestri, me fece mele a Capa. E poi sorella in trasferta, che è bello ritrovare, in tutti i sensi, perché a volte non basta la presenza e sarebbe stato bello stare insieme un po’ di più. Film no. Ma solo perché gli orari, signora mia, non tornavano. Un po’ come i conti. E, da conte, non sarei neanche tornato, non ancora, ché c’è una gita al lago in sospeso, ma è solo rimandata.

2 commenti:

  1. E no che Calitri a fine agosto non sarebbe male.

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    1. pare proprio di no... loro erano entusiasti

      p.s.: finalmente ti loggasti!

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