lunedì 1 dicembre 2014

lettera aperta a un festival potenzialmente fichissimo


Caro Tff32,

grazie anche per quest’anno. Non sei stato memorabile, ma mi hai fatto vedere un sacco di cose che dubito avranno una distribuzione. E hai reso più bella una città che già lo è, e pure tanto. Però. Hai ridotto le sale da 10 a 8 e questa, al di là dei problemi economici, è stata obiettivamente una minchiata, credo te ne sia reso conto. Il pubblico… il pubblico compulsivamente masturbatorio di smartphone è da sterminare. Insomma, la mia imprecazione preferita quest’anno (almeno quella che si può riferire senza offendere nessuna religione o gruppo politico) è stata «Ti scoppiasse il cellulare in mano». Forse un controllo più cattivo, al di là del rischio pirateria (io ancora non mi capacito che qualcuno guardi in streaming cacate registrate col telefonino), si potrebbe fare. Vogliamo parlare di uno dei miei film preferiti (The disappearance of Eleanor Rigby)? E di come non abbia potuto vederne la seconda parte perché è stato deciso di fare due ingressi separati e due sole proiezioni? Devo cercarmelo in streaming formato vomito? Mi sa. Ah, a proposito del pubblico: il popolo (e anche la giuria) ha apprezzato il film più paraculo e divertente del festival. Il premio quello ufficiale è andato a una roba seria. Bella. Non memorabile, ma bella. Ma di questo e altro parlerò nei prossimi giorni, con una serie di premi che mi sono inventato per l’occasione. Ora torniamo ai problemi. Quattro macchinette per i biglietti blu sono poche, specie se sono attive solo dalle nove del mattino. E, il primo giorno, che non ci sia una cassa dedicata soltanto a chi deve fare o ritirare gli abbonamenti è un’assurdità. Infine le sinossi. Lo so, è difficile raccontare un film in poche righe. Ma eviterei con tutto il cuore (o almeno doserei con cura) parole come poetico, surreale, lisergico, Malick, visionario, natura: sono specchietti per allodole segaiole da cineclub, tutti gli altri scappano. E forse fanno bene, chissà. Tuttavia, che si sappia, ti voglio tanto bene. Il prossimo anno mi avrai di nuovo, è sicuro. I tempi sono cupi ma, per il 2015, vai e torna vincitore.

Tuo Dantès

3 commenti:

  1. Concordo, anche se fortunatamente Eleanor Rigby l'ho visto tutto, parte Him e parte Her. Le macchinette per i biglietti blu andrebbero aperte almeno alle 8, per chi va a lavorare e per chi ha il film delle 9, 2 sale in più andrebbero aggiunte, secondo me non sarebbe male il Romano, per il prossimo anno, perché è strategicamente piazzato in mezzo al Massimo e al Reposi. Comunque è stato bello, visto tante cose (e perse altrettante), non vedo l'ora arrivi il Sottodiciotto.

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  2. "Ti scoppiasse il cellulare in mano", lo penso spesso anche io. Torino me la sogno da un po', magari prima o poi si realizza anche questo piccolo grande sogno. ;-)

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