mercoledì 19 novembre 2014

studio aperto


Prima del post di poison non avevo idea di cosa fosse Lo sciacallo: quindi, se state leggendo questa recensione, sappiatelo, è colpa sua. Comunque, guardando il manifesto avevo capito due cose. Primo, non era un film dedicato a Nightcrawler degli X-Men, che di per sé è un po’ un peccato, perché l’ho sempre trovato un personaggio particolare, adorabile e piuttosto poco considerato. Secondo, ha ragione Makkox: ormai, se non dimagrisci o ingrassi per un film, a Hollywood non ti si fila nessuno. E Jake Gyllenhal (bravo) ha perso dieci chili per fare il protagonista. E fa un disoccupato, ladro, nerd, che parla come un libro stampato, s’improvvisa telereporter ed è psicopatico. E pensa te, nel mucchio è quasi il meno peggio. Ha solo capito cosa piace alla ggente: la ggente vogliono il sangue, specie a colazione. Tra due uova al bacon e un caffè lungo, molto lungo, pure troppo, vuoi che il ministro della paura… ehm, la tv non ti mostri un po’ di morti ammazzati, ovviamente bravi cristiani bianchi e benestanti, ovviamente uccisi barbaramente da pezzi di merda di un qualche colore? Lo sa bene quella milfona di Rene Russo che, ad ogni ripresa sanguinolenta per la sua tv, sgancia una bella cifra allo psicopatico. Insomma, lo so, è difficile da immaginare in Italia… Non la macelleria al tg, ovviamente, il difficile è che sgancino cifre così alte! Comunque il film ti prende. Ti fa incazzare. Ti tiene incollato. Ma ti aspetti sempre che da un momento all’altro prenda il volo, imbocchi una tangente imprevista, sorprenda. E invece scorre, va, felice verso uno psicopatico e ovvio happy end per il cattivissimo lui, in barba a una poliziotta simil LaGuerta di Dexter.

3 commenti:

  1. Recensito anche io giusto oggi. Dire quanto sto film mi sia piaciuto è praticamente impossibile...

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  2. Lo devo recuperare me ne stanno parlando tutti bene. =)

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  3. Ne sto leggendo benissimo.
    Spero di recuperarlo presto.

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