venerdì 25 ottobre 2013

e poi lo snob sono io?


Ci sono film che hanno destini strani. Robe che ti pieghi dalle risate mentre li vedi e t’immagini non avranno alcun problema non dico a uscire in Italia (che, vabbè, si sa come non-funziona), ma che sicuramente saranno destinati al successo in patria. E invece... Parlo di Imogene, visto al Tff dell’anno scorso, che intanto Imogene non è più. Ora si chiama Girl most likely, ha avuto un’uscita americana limitata quest’estate e una distribuzione a capocchia strabica nel resto del mondo. Ed è un vero peccato, perché si tratta di una buona commedia, spassosa e mai banale, dal ritmo sostenuto. Kristen Wiig, imminente protagonista del probabilmente inutile remake di Sogni proibiti (ah se spero di sbagliarmi!), qui è una autrice teatrale figadilegno che s’è guadagnata con le unghie e con i denti il suo status upper class. Mollata dal fidanzato, finge un tentato suicidio cui però credono tutti: si ritrova così sola come un cane e perdipiù costretta a tornare a casa della madre (una formidabile Annette Bening in un ruolo ancora più sciroccato di quello interpretato in Ruby Sparks). Completano il quadro un fratello tenerone e disadattato, un gran fico di inquilino (il Darren Criss di Glee) che punta a scoparsela, e Matt Dillon, in grandissimo spolvero, nuovo compagno della madre che si finge (o forse lo è) agente della Cia. Finale prevedibile ma mica tanto, matte risate per buona parte dei 103 minuti. La regia è di Robert Pulcini e Shari Springer Berman, pe’ capisse quelli di American splendor e Cinema verite, qui col cervello beatamente in vacanza ma non per questo meritevoli del massacro che è stato loro riservato dalla critica.

4 commenti:

  1. Ah, gli hanno cambiato il titolo per poi continuare a non distribuirlo? beh, che gran mossa.
    Comunque io avevo riso senza ritegno, e già solo un cialtronissimo Matt Dillon in versione George Bouche varrebbe la visione.
    bah.
    Non capirò mai.

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    1. Matt Dillon qui è veramente formidabile! temo che il peccato originale di 'sto film è che è troppo mainstream per essere indie e troppo indie per essere mainstream. e c'è gente che pur di etichettare qualcosa si farebbe tagliare un braccio

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  2. non avevo manco sentito nominare questo film...
    qualunque nome gli avessero attribuito!

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    1. penso che l'abbiano sentito nominare solo ai festival di torino e toronto. però, giuro, si ride tanto

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