giovedì 29 agosto 2013

piano. di sotto


Dopo un tot di sogni strani che mi hanno accompagnato per una decina di giorni, pensavo mi avrebbe fatto più effetto cambiare, anche solo per qualche mese, ufficio e – in parte – lavoro, cambiare scrivania e colleghi, cambiare aria, cambiare. Invece nulla. E poi adesso tra me e la macchina del caffè c’è una scala: mi verrà un culo di marmo. Chissà, magari anche un cuore di stagno.

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