martedì 9 ottobre 2012

tema: gli uomini non capiscono un cazzo


Ali ha la moglie in galera, un figlio piccolo che non sa come trattare e non ha un soldo. Si trasferisce a casa della sorella, trova lavori sempre peggiori (da buttafuori a “piazza la telecamera a sgarrupo così licenzio qualcuno”) e a tempo perso vince incontri di menadovetipare. Stéphanie, di giorno addestratrice di orche, di sera provocatrice a salve di maschi repressi, perde le gambe in seguito a un incidente. Ruggine e ossa (Il sapore è quello del culo dei titolisti italiani) è la storia della strana unione delle loro disperazioni che si trasforma in amore: siete già scappati? E fate male: Jacques Audiard si conferma un ottimo narratore, non c’è pietismo né melodramma, le lacrime (almeno per quanto riguarda il sottoscritto) scorrono solo sul finale. Ah, Marion Cotillard è meravigliosa, ma questo lo si sapeva già.


14 commenti:

  1. uff. che non so se c'ho voglia di piangere.
    vero è che tu piangi più di me.

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  2. dai che questo audiard me lo sparo, mi hai convinto, poi se c'è la cotillard....

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  3. come succede spesso, hai colto lo stesso senso che ci ho colto io (e però confesso che l'ho visto perché mi ha convinto la tua rece e un paio di cose che ho letto su ciak). non ho pianto, e io sono uno che piange molto, ma mi è molto piaciuto.

    ps mica avevo capito che la moglie era in galera. la davo per dispersa o morta o affanculo.

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    1. mah, se non ho capito male sì, è in galera. all'inizio si dice che l'hanno presa per spaccio

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  4. si avevo capito dello spaccio e della droga sicuro. sicuro che mi son perso qualcosa per stanchezza, curiosamente all'inizio, ché poi mi son svegliato

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