lunedì 15 ottobre 2012

ivistomai


Adoro il mondo Mac. Mi piace l’unicità del connubio tra bellezza formale, tecnologia e funzionalità. Ma siccome non mi pagano per dire tutto ciò, potrei anche parlare della questione ambientale o dei diritti dei lavoratori. E invece parlo di una libreria, di quelle un po’ all’antica, non imperdibile, soprattutto in una zona della città dove ce ne sono di migliori e più fornite. Eppure, ieri sera, passare da lì e scoprirci il nuovo Apple store mi ha messo un po’ tristezza. Tristezza che, entrando a fare un giro, non si è mitigata. Troppi ragazzetti a dirti buongiorno e arrivederci, un ambiente asettico «così nuovo che viene voglia di pisciarci dentro» (cit.), una grandeur di facciata. Come se la bellezza e la classe avessero bisogno d’altro. Come se Nicole Kidman andasse dal chirurgo plastico (oddio, dite che c’è andata?).


13 commenti:

  1. Amavo quella lireria quando era ancora quella de "la stampa" e aveva l'edicola internazionale e noi ci passavamo i sabati pomeriggio a sfogliare New Musical Express, Melody Maker, The Face e Interview. Ogni tanto acquistavamo anche qualcosa, eh? E all'epoca ci lavorava Giuseppe Culicchia. Poi si smise. Ma giusto sabato pomeriggio ho visto su Repubblica TV il video dell'inaugurazione con l'immancabile codona chilometrica e mi sono chiesta e il uai, e il bicos.

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    1. soprattutto l'amavo quando era liBreria...

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    2. però lireria, nel senso di posto che incassa, non è male. altri tempi

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    3. già già. tempi in cui, effettivamente, c'erano ancora le lire.
      ecco. vado a intristrimi (ancora) un po'...

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    4. scusate, ma dov'è? Non riesco a collegare, la libreria di Via Roma?

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    5. cioè, l'unica libreria vera di Via Roma...e ci hanno messo l'Apple? E non bastava Fnac? No eh?

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    6. eh. mica detto che Fnac resista, fino all'anno prossimo.

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    7. eh già, sostituire la fnac con un negozio di lusso (queste le intenzioni del megaproprietario) sarà un altro tassello per avere la conferma di chi sono quelli colpiti dalla crisi...

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    8. il lusso di mandare a fare in culo quelli che alla fnac ci lavorano, per iniziare.

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  2. Scassapunto primo. Ivisto mai, con la i maiuscola.
    Scassapunto secondo. Ragazzetti sono quelli del McDonald. Davvero non ti sei accorto della differenza, dello scarto PR-educational degli Apple angels?
    Scassapunto: ormai l'unica per avere un circolo di avventori di una libreria vecchio stampo è attrezzare una delle stanze di casa e destreggiarsi nella creazione schizofrenica di personaggi immaginari

    Ivisto la nuova iconcina della poison che bella?

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    1. scassapunto primo: ennò, casomai iVisto. ma nei miei titoli va sempre tutto minuscolo
      scassapunto secondo: ragazzetti mica era un'offesa. e almeno non erano vestiti da deficienti come da footlocker
      scassapunto: (non è terzo?, vabbè) dici?

      uH, se ho visto, ma da mò!

      scassapunto quattro: bentornata da queste parti, amore mio

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  3. Non è terzo: è scassa-punto innumerabile a prescindere, non il punto numerabile di una scassaminchia.
    Da queste parti ormai c'arrivo da evasa più evasa di Evaso.

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