lunedì 14 novembre 2011

l’ultima bottiglia


Per dirla con il Trap: no say the cat is in the sac. Entusiasmi e feste mi sembrano drammaticamente prematuri. Certo, forse non facciamo la fine della Grecia e questa è cosa buona e giusta. Forse il mondo smetterà di prenderci per il culo. Ma intanto quello non è scomparso dalla vita pubblica come quelli del Caf. Sta lì, cerca alleanze, tra un po’ chiederà ai pensionati, ai cacciatori, per adesso si accontenta dei nostalgici del duce, forse pensa che abbiano nostalgia di lui. Ma mettiamo pure che sparisca, lui e tutta la corte di nani e ballerine. Quanto ci metteremo a spurgare? Quand’è che non vi sentirete in colpa per una battuta un po’ greve, per un commento scatologico, per un apprezzamento a un bel culo? Quand’è che finiranno le crociate per una pubblicità a base di tette o si smetterà di considerare omofoba una considerazione di rara banalità? Quell’essere ha davvero così spostato l’asse del buon senso e del buon gusto o forse vi siete solo ricordati improvvisamente che non solo morirete democristiani, ma presumibilmente anche cattolici?

6 commenti:

  1. Ma soprattutto, sparito lui, non spariranno venti milioni di italiani che oggi sembrano essersi volatilizzati, addirittura mai esistiti, eppure ci sono. Pronti a votare il prossimo pagliaccio. Però oggi, almeno oggi, proviamo ad essere contenti.

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  2. L'italia non farà la fine della Grecia... Te lo ha detto il mago Otelma? Ti prego tranquillizzami...

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  3. Penso che si sia assistito ad una grottesca lap dance di uomodigomma su un' asse già spostata (asse nell'ass), certo il peso delle sue minchiate ha aumentato la pendenza ma tant'è. I CAF però speriamo che non spariscano, ché quest'anno il 730 viene ancora più difficile.

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  4. no soy: me l'ha detto paolofox...
    ms: l'immagine della lap dance un po' mi piace, un po' (tanto) mi inquieta

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