giovedì 20 febbraio 2014

the good son


Poiché questa, in un modo o nell'altro, è la settimana della musica (domani rivelo i miei dischi della vergogna, sapevatelo), oggi parlo di Nick Cave. Ho iniziato a conoscerlo pochi anni fa. E ho imparato ad amarlo leggendo il suo primo romanzo (se continua al ritmo di uno ogni vent’anni sono fottuto), poi il secondo, quindi le apparizioni al cinema… Insomma, le canzoni sono venute da ultime, ma sto recuperando. Chiaro che, quando a Berlino hanno proiettato un documentario a lui dedicato, mi sono fiondato in sala. Il rischio, come sempre, era l’eccessiva celebrazione. Ma 20,000 days on Earth, nonostante sia diretto da una coppia inglese (Iain Forsyth e Jane Pollard) che sembra uscita da La rivincita dei nerd, è un ottimo film che viene buono anche per chi non è molto pratico dell’artista. Con cui, tra l’altro ho scoperto di avere ben due cose in comune (chi ha detto “capelli”? screanzato!): l’amore per la letteratura trasmesso dal padre e il terrore di perdere la memoria. Nei 95 minuti c’è di tutto, anche (ma poche, in proporzione al resto) qualche canzone. L’artista australiano si rivela su più piani, persino quello tra il cazzaro e lo psicanalitico. E ci sono momenti, come quello in cui racconta del padre che gli legge Lolita o dello strano rapporto che lo lega a Kylie Minogue, in cui verrebbe voglia di incartarlo e di portarselo a casa (Tiz, buona! no, non si può, dicevo così per dire!).

8 commenti:

  1. oh.
    (odioti un pochetto, io. tanto poi arriva la tiz.)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tanto poi arriva la Tiz sembra il titolo di una sitcom. che io vedrei volentieri, peraltro ;)

      perché mi odiiiii?

      Elimina
    2. perché (pure) io AMO Nick Cave?

      Elimina
    3. Eccomi giunta! :-))
      Dunque, Nick Cave è uno dei grandissimi della musica, assolutamente devi recuperare la sua discografia a partire dai Birthday Party, e il film lo voglio vedere anche io, arriverà mai? Mi accontenterò del dvd? Ti detesto anch'io. Uff

      Elimina
    4. mah, i documentari musicali in Italia, a meno che non vincano qualche premio, sono praticamente invisibili. pensa a quelli di Temple che abbiamo visto al Tff e mai più...

      Elimina
  2. grande sciamano! Dal vivo a Lucca l'estate scorsa mi ha letteralmente stregato. Son partita dalle canzoni, proseguirò con libri e documentari musicali.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh, da quel po' che si vede nel film dev'essere una bella esperienza assistere a un suo concerto

      p.s.: libri consigliatissimi!

      Elimina