mercoledì 12 febbraio 2014

ragazzini corrono sui muri neri di città


Il primo pensiero, quando si spengono le luci, è «Vabbè, è in concorso perché è tedesco». Il primo pensiero, quando le luci si riaccendono, è «Occazzo, che colpo basso». Perché Jack è proprio un bel film, di quelli che a qualcuno (non io, stavolta) ha fatto venire i lucciconi. Non è da Orso d’Oro, forse anche il concorso è esagerato, ma si tratta di una pellicola molto valida. Diretti sapientemente da Edward Berger, Ivo Pietzcker e Georg Arms sono i magnifici bambini protagonisti di questa storia che, raccontata, non rende: sono figli di una madre sbandata, che si cura di loro ogni tanto, perché tanto il maggiore (Jack, appunto, 10 anni) è in grado di badare a sé quanto al più piccolo. Tutto ok finché non succede un casino, e Jack finisce in una casa famiglia da cui scappa per scoprire che la madre salcazzo dov’è. Comincia così una ricerca disperata per le strade di Berlino (credo), con la tristezza che monta e un finale che non ti aspetti. Applausi più che meritati.

4 commenti:

  1. eh eh... dei film non ne capisco mai una mazza, ma i tuoi titoli li prendo subito (anche a berlino va bene) :)

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    1. però questo era facile, mi devo impegnare di più ;)

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